martedì 3 luglio 2012

L'ultimo concerto ( A. Vitali )


L'ultimo concerto
di Andrea Vitali

Mi chiamo Zar, sono un cane e non sono scemo. Quando i miei ex padroni hanno prenotato una crociera invece delle solite vacanze marine in una pensione attrezzata per ospitare anche i miei simili, ho capito al volo. Nei giorni precedenti la partenza mi hanno riempito di cibo e carezze. Stupidi! Non hanno fatto altro che confermare la mia previsione e predispormi alla vendetta. Siamo partiti. Secondo loro dopo due, tre ore di viaggio dovevo pisciare. Sono sceso dalla macchina senza fare storie. L’asfalto della piazzola bolliva. Quell’idiota del mio ex padrone mi ha dato un’ultima carezza. A macchina partita, lontana, ho pisciato e sono tornato indietro, verso casa. La pazienza dei cani è infinita. Una crociera no. È singolare come, dopo una vacanza, l’essere umano non abbia altro desiderio che dormire nel proprio letto. Quando, la prima sera dopo il ritorno dei miei ex padroni, ho visto dalla strada la luce della loro camera da letto spegnersi, ho dato il via al concerto. Ululati, ringhi, abbai. Tiravo il fiato quando la finestra si illuminava, riprendevo quando tornava buia. Senza cedimenti, notte dopo notte. La privazione di sonno produce effetti devastanti negli esseri umani, scatena i peggiori istinti, rende folli. Togliete il sonno ai vostri ex padroni, cani! Psichiatri e avvocati divorzisti ve ne saranno grati.

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