domenica 17 giugno 2012

Gli erano entrate negli occhi (Baricco)


Mi sono innamorata della scrittura di Baricco. Ho iniziato a leggere "Castelli di rabbia" e già nelle prime pagine c'è un passaggio che sembra una poesia:

Gli erano entrate negli occhi, quelle due immagini,
come l’istantanea percezione di una felicità assoluta e incondizionata.
Se le sarebbe portate dietro per sempre.
Perché è così che ti frega, la vita.
Ti piglia quando hai ancora l’anima addormentata
e ti semina dentro un’immagine, o un odore,
o un suono che poi non te lo togli più.
E quella lì era la felicità. Lo scopri dopo, quand’è troppo tardi.
E già sei, per sempre, un esule:
a migliaia di chilometri da quell’immagine,
da quel suono, da quell’odore. Alla deriva.....

Alessandro Baricco

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